Il massetto, frequentemente chiamato anche caldana, è un elemento costruttivo di spessore variabile, previsto al fine di raggiungere le quote di progetto e fornire un piano di posa idoneo al tipo di pavimentazione previsto. Il massetto è solitamente realizzato mediante l’utilizzo di malte confezionate con leganti cementizi o a base di anidrite; a seconda che venga posato in aderenza ad un sottofondo portante (ad esempio solaio in c.a.), su uno strato di desolidarizzazione (ad esempio una barriera al vapore) o su uno strato di isolamento termico e/o acustico, viene denominato rispettivamente “aderente”, “desolidarizzato” o “galleggiante”. Lo stesso può anche incorporare un sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento e, in tal caso, viene definito “radiante”.

La realizzazione del massetto deve principalmente garantire:

l’ottenimento di un supporto idoneo alla posa della pavimentazione prevista;

che la posa avvenga nei tempi desiderati;

che la durabilità dell’opera nelle diverse condizioni di esercizio (all’interno o all’esterno, in pavimentazioni ad uso civile, commerciale o industriale, ecc.) non venga compromessa.

La durabilità di una pavimentazione è, dunque, influenzata dalle caratteristiche del sottofondo, e quindi del prodotto scelto per la sua realizzazione, nonché dalle modalità di preparazione, di messa in opera, di compattazione e di stagionatura dell’impasto.

In definitiva, quindi, la scelta del prodotto da utilizzare per la realizzazione del massetto, sia esso un legante speciale, una malta premiscelata o malta tradizionale preparata in cantiere, deve prendere in considerazione la destinazione d’uso, le condizioni del cantiere (all’interno o all’esterno, spessore da realizzare, ecc.), il tipo di pavimento da posare, il tempo di attesa per poter procedere alla posa e quello necessario per la messa in esercizio della pavimentazione.